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Una Celiaca che viaggia: IBIZA

Io ero una di quelle che "Ibiza mai nella vita!", "Sono solo discoteche e casino", "Cosa ci vado a fare?".

Sono bastati 5 giorni sull'isola per farmi ricredere totalmente.

Ho scoperto un luogo che vibra fortissimo di energia positiva e che ti riempie gli occhi di bellezza e nostalgia.



Nostalgia per il tempo che scorre lento e la calma che avvolge i posti ancora incontaminati di questo lembo di terra famoso solo per il "casino" e non per la sua anima selvaggia e selvatica.

Certo, scegliere il periodo giusto è la regola di base per poter vivere l'isola come l'ho vissuta io.

Se andrete ad Agosto poi non lamentatevi con me :)

Appena scesi dall'aereo siamo corsi in centro con una fame da lupi e fortuna ha voluto che uno dei Bar nella piazzetta più carina mi accogliesse con sicurezza e mi mostrasse i loro nachos senza glutine accompagnati ad un'insalata di salmone e avocado super gustosa.

Il bar PURA VIDA a Plaza del Parque è l'ideale per pranzi leggeri e aperitivi se siete in centro ad Eivissa.



Da lì, con lo stomaco felice, ci siamo spostati per raggiungere il nostro hotel.

Io ho alloggiato le prime due notti a Sant Josep de sa Talaia e il primo impatto è stato uno schiaffo in piena faccia.

Quando siamo arrivati Ibiza era ancora addormentata, si stava svegliando lentamente dopo il letargo forzato della pandemia.

Sant Josep somiglia ad un lunapark: locali, giochi, autoscontri, bar, ristoranti, pub.

Tutto è creato per far divertire i giovani e trascinare la movida fin sulle spiagge rossastre di questa parte della costa.

Noi siamo arrivati ed era ancora tutto chiuso.

Chiuso da un bel pezzo.

L'impressione è stata quella di un lunapark abbandonato o di un luogo che fa da scenario al passaggio di un'apocalisse zombie in un film americano.

Io e Sebastian ci siamo guardati e non abbiamo capito se la nostra fosse solo un'impressione o se davvero quel posto fosse totalmente abbandonato.




Abbiamo smesso di pensarci praticamente subito perché l'obbiettivo era correre dai genitori di Seba dopo quasi due anni di distacco.

Valige lanciate nella camera dell'hotel, nemmeno un cambio d'abito e via.

Abbiamo noleggiato una macchina (una panda moderna) che ci hanno fatto trovare in aeroporto al nostro arrivo pulita e profumata e con quella ci siamo diretti a Portinax, dove vivono Monica e Freddy (i miei adorabili suoceri).


Una cosa è stata chiara fin dalla prima curva: a Ibiza le persone hanno dei problemi con la guida.

Sono lenti, scattosi, rilassati, impediti.. insomma, non hanno sicuramente i tempi della guida Italiana :)

Partite con un po' di anticipo se avete degli orari da rispettare perchè potreste passare diversi minuti fermi in una rotonda semivuota aspettando che la macchina davanti a voi si decida a proseguire.


Una ricerca veloce online mi ha fatto trovare un locale che diceva di servire cibo senza Glutine proprio a Portinax.

Sebastian (che parla spagnolo perfettamente) ha chiamato e ha fatto tutte le domande che avrei fatto io ("una celiaca può mangiare da voi in sicurezza'", "quali sono i piatti adatti a lei?" , "ogni cosa è sicura da contaminazioni?")

Risposte precise e preparate quindi prenotazione immediata.

Il locale è grande e affaccia proprio sulla spiaggia "S'arenal Gran" ed è un ristorante alla buona, dedicato soprattutto ai lavoratori della zona.

"Sa Descuberta" mi ha conquistato grazie alla preparazione della titolare che mi ha spiegato come preparino i piatti senza glutine in modo da eliminare ogni possibile contaminazione e grazie alla vasta scelta che avevo.




Abbiamo ordinato un antipasto di patatas bravas con la loro salsa paradisiaca e una paella alle verdure che mi ha fatto vedere le stelle!

Come antipasto mi hanno servito un panino senza glutine delizioso e una salsa all'aglio che ho amato.

Siamo tornati a casa soddisfatti e anche decisamente pieni.



Nel nostro albergo nel frattempo si erano radunate tutte le persone che di giorno sembravano invisibili.

Giovani a far festa nelle camere e un casino infernale.

Noi, decisamente stanchi, ci siamo comunque addormentati nel giro di 2/3 minuti.


La mattina io mi sveglio molto presto e ho l'abitudine di prendermi il mio spazio per godermi il caffè e la colazione mentre Seba ancora dorme.

In viaggio la prima cosa che faccio è cercare un supermercato in cui fare scorta di alimenti senza glutine da portarmi in giro in caso di fame e necessità.

Esco dall'Hotel e dopo pochi passi trovo uno dei supermercati più diffusi ad Ibiza, l'"Espar".

Mi aggiro tra gli scaffali prendendo confidenza con i vari settori e inizio a capire dove posizionano il bollino del senza glutine e dove si trova la magica scritta tra gli ingredienti dei prodotti.

Ho scoperto con piacere che la scelta è gigantesca e che potevo assaggiare tantissimi cibi tipici.

Ho preso biscotti e pane firmati Schaer (grazie per essere ovunque nel mondo <3) e poi ho aggiunto un succo di cocco e ananas marca(che è diventato la mia droga) e ho annotato i marchi spagnoli in cui vedevo la dicitura "Sin Gluten" (per poi fare una spesa più ricca da portare a casa dei miei suoceri.


Secondo giorno: PIOGGIA A SECCHIATE.

L'intenzione era quella di andare al mercatino che si tiene all'ippodromo di San Jordi e che è quello che ci tenevo di più a visitare perchè molto rustico e pieno zeppo di cose assurde.

Bagagliai delle macchine aperti, tende improvvisate, banchetti pieni di tesori dimenticati.

Un mercatino delle pulci stupendo.

Peccato che l'ippodromo non sia il posto migliore dove andare se diluvia perchè si camminerà nel fango.

Ovviamente il mio buon senso mi aveva suggerito di indossare un lungo vestito bianco comprato il giorno prima in un negozietto tra le mura della città vecchia di Ibiza. (Negozio CHA CHA in Dalt Vila).



Risultato? vestito bagnato fino al culo e un freddo tremendo.

Questo non. mi ha impedito di acquistare uno short della Levi's da uno dei pochi banchi che stavano resistendo alla tempesta.


Cosa si fa se a Ibiza piove come a Milano?

Si mangia!

Siamo tornati al Pura Vida e abbiamo ordinato un piatto di Nachos con Guacamole e 1 litro di sangria.

Intenzioni serissime.

Ci hanno portato un piatto gigantesco, GIGANTESCO, di nachos con una guacamole perfetta.




A quel punto non ci rimaneva che tornare dai suoceri e approfittarne per stare un po' con loro.

Portinax è bella anche con la pioggia.


Cena, ritorno verso casa.

Tra i vari santi in cui si divide la Isla, c'è anche Jesus.

Una cittadina precisa e pulitissima in cui ci hanno detto vivere l'élite dei ricchi ricchissimi.

Anche lì comunque l'atmosfera era quella di un lento risveglio quindi niente casino e niente persone.

Al primo posto che vediamo e ci sembra carino, Seba scende dalla macchina e va a chiedere se posso mangiare qualcosa.

Accettano i celiaci e hanno un sacco di opzioni per me. Addirittura lo fanno parlare con la cuoca per rassicurarlo :)

Il ristorante si chiama "El Ambiente Ibiza".

Abbiamo preso le patatas bravas (giusto per assaggiare tutte le versioni possibili), una tagliata con rucola e pomodorini e il tipico pollo all'ajillo che è PAZZESCO!

Anche la seconda cena ce la siamo portata a casa con successo.




Il terzo giorno abbandoniamo l'Hotel nel luna park abbandonato e ci trasferiamo dai suoceri quindi il primo step è la spesa: prendo tutto quello che avevo segnato al primo giro di ispezione all'Espar e arrivo a casa con Tortillas, salumi, salse, pane "BIMBO" (dicono essere molto famoso sull'isola), sfoglia pronta, biscotti, e patatine varie.

Per la colazione però ho scoperto nelle mie ricerche prima di partire un bar sulla spiaggia di Santa Eularia che serve tantissime cose senza glutine, quindi si posa la spesa e si parte in direzione di torte e biscotti Sin Gluten.

Il bar "l'Alchimista" ha una selezione molto ampia di prodotti senza glutine.

Unica pecca: sono sistemati accanto a quelli vegani.

Ho scelto un cookie gigante (buono ma molto farinoso), una cheesecake raw, vegan e senza glutine al mango (buonissima) e un biscottino di mandorle che però non mi è stato servito proprio perchè era a contatto con le brioches vegane.

Un vero peccato cadere in questo errore facilmente evitabile ed essere ad un passo dalla perfezione.



Si riparte e sulla strada per San Juan notiamo una casa circondata da opere d'arte moderne con la scritta "ART LOST: OPEN".

Ci fermiamo e scopriamo lo studio dell'artista e scultore Christopher Stone.

Un luogo davvero interessante e un artista visionario con cui è un piacere parlare.


E' il momento dei mercatini:

  1. San Juan in cui ho preso dei bellissimi orecchini dalla mia amica di Ibindia Ibiza

  2. Benirras è proprio sulla spiaggia e al tramonto ci sono musica e saluti al sole davanti al mare.

  3. Las Dalias è il mercato più grande che abbiamo visitato e ho finalmente conosciuto Mica di Beekini Ibiza

Per cena abbiamo preparato dei super Avocado Toast alla mamma di Seba e siamo stati con lei a casa a farci raccontare come scorre la vita sull'isola.

Io mi sono appassionata al suo lavoro artigianale di recupero dei capi di Fast Fashion per dargli nuova vita.

Lei e Freddy come White Sun Ibiza partecipano ai mercatini sull'isola con i loro capi dipinti a mano e decorati con materiali di recupero.

Ho pensato che sarebbe stato bello raccontare su Instagram questa realtà e mi sono organizzata per fare delle foto i giorni successivi con tutte le meraviglie che creano.


Il giorno successivo era il nostro anniversario e ci siamo autoimposti di regalarci una mattinata intera di relax sulla spiaggia proprio sotto casa che è il Petit Arenal di Portinax.





Per pranzo un pollo al vino pazzesco preparato dal papà di Seba (devo farmi dare la ricetta per condividerla con voi) e come dolce gelato al cioccolato e Dulce de Leche scovati dalla Monica al supermercato MERCADONA (tantissime opzioni senza glutine tra le quali anche un pane fresco delizioso).


Si parte in direzione Cala Llentia dove volevo vedere da vicino il famoso Stonehenge di Ibiza.

Si tratta di un'opera dell'artista Andrew Rodgers dal nome "Time and Space" ed è composto da 13 colonne (di cui la centrale ha una foglia d'oro all'estremità) che sono allineate con il tramonto del solstizio d'inverno.

Per terra ci sono cerchi formati con le pietre e camminando fino al limite della scogliera vi troverete davanti al mare aperto e lo scenario sarà di una bellezza mozzafiato.




Poco distante ci sono anche le due Puertas Can Soleil da cui ammirare ES Vedrà, uno dei punti magnetici del mondo.

Anche queste porte sembra siano state commissionate dal fondatore del Cinque du Soleil come il monumento "Time and Space".




Si riparte e ci dirigiamo verso Ibiza centro per andare a cena al ristorante "La Brasa" in cui le opzioni senza glutine sono tantissime e io non vedo l'ora di festeggiare l'anniversario mangiando e brindando.

Arriviamo in centro a Seba non si sente bene.

Ha preso una bella insolazione e alterna momenti di caldo e sete pazzesca a brividi di freddo.

Saluto "La brasa" con la manina e mi metto alla guida per portarlo il più velocemente possibile a casa.

Ecco una di quelle situazioni in cui la calma della guida ibizenca vi farà saltare i nervi.

Una scorta di Aloe, una Tachipirina e il panno freddo costantemente sulla testa.


Mi addormento distrutta sperando che quel pirla del mio fidanzato si senta meglio la mattina successiva.



Mi sveglio e lui per fortuna sta bene a parte il fatto che ha le gambe di un colore imbarazzante :)

Vado a fare la mia camminata e mi godo il latte di cocco bevuto direttamente dalla noce (lo trovate al supermercato).


La mattina la dedichiamo alle foto per White Sun Ibiza perchè io ci tengo a raccontare questa realtà e voglio fare in modo che Monica e Freddy abbiano del materiale da usare per mostrare il loro lavoro su Instagram.

Indosso frange, collane, jeans, shorts e ballo sulla spiaggia noncurante di quello che mi circonda.





A pranzo una torta di verdure strepitosa fatta dalla Monica, la tortilla Sin Gluten comprata e scaldata 5 minuti in forno e le ultime cucchiaiate di Dulce de Leche rimaste dopo l'attacco subito da Sebastian :)


Quelle due cucchiaiate mi hanno messa ko e sono crollata sul letto fino all'ora dell'aperitivo.

Direzione Los Enamorados, locale su una terrazza che si affaccia direttamente sul mare e che ha anche le camere per dormire e un negozio pieno di bellezza (abbigliamento e arredamento) in cui si entra solo senza scarpe.


Posto splendido ma sui cocktail devo dire che non ci siamo.

per rendervi l'idea: abbiamo pagato del ghiaccio a caro prezzo.





A Ibiza non sono abituati a servire cibo di accompagnamento per l'aperitivo quindi sappiate che se vorrete qualcosa da stuzzicare dovrete chiederlo e pagarlo in più.


Io non me la sono sentita dopo aver visto i prezzi dei cocktail al ghiaccio e quelli degli abiti all'interno del negozio.


Dal bancone si vedeva un chiringuito sulla spiaggia proprio lì sotto e probabilmente per una coppia rustica e dalle poche pretese come me e Seba sarebbe stato molto più soddisfacente.


Proprio perchè siamo una coppia con poche pretese ma che ama mangiare e bere bene quella sera siamo tornati a cena a "La Descuberta" e ci siamo di nuovo spazzolati una gigantesca Paella di Verdure.

Accompagnamento? Gin Tonic e Mojito con poco ghiaccio ma tanto tanto gusto.


Il giorno dopo dovevamo salutare l'Isola e non vi nascondo che sarei rimasta volentieri un'altra settimana intera.



Un giro per la città vecchia, una birretta Estrella accompagnata dalle dolciastre olive Ibizenche al Pura Vida (quando una celiaca si trova bene in un posto, ci tornerà!) e poi qualche souvenir per la famiglia.

Nota negativa: la Gelateria luccicante e dorata "Il gelato Del Marchese" sfoggia all'entrata una gigantesca scritta "Sin Gluten" ma quando ho chiesto quali fossero i gusti adatti a me che sono celiaca mi hanno proposto i sorbetti. Ho detto che avrei voluto assaggiare le creme e mi è stato risposto: "Ma nelle creme c'è il LATTE".

Giramento di palle improvviso e temperatura corporea che sale esponenzialmente.

"Sono celiaca non intollerante al lattosio. Fuori c'è scritto che il vostro gelato è SIN GLUTEN".

La signora al banco rimane in silenzio, non sa cosa dirmi.

Mi giro e me ne vado sussurrando un delicato vaffanculo.

(p.S.: 1 pallina di gelato, ripeto UNA PALLINA DI GELATO Euro 3,80)


Nota negativa 2: pizzeria "La Margarita" con gestore Italiano e cartello pubblicitario che recita "SIN GLUTEN" a caratteri cubitali.

Mi avvicino e chiedo cosa posso mangiare.

"la pizza la facciamo anche senza glutine con le basi pronte e poi qualcosa riesco comunque a farti preparare".

Sebastian si insospettisce e chiede: "ma anche il condimento sulla pizza (salumi etc ) è senza glutine?"

Risposta del simpatico gestore: "eh! questo non lo so. IO NON SO CHE GHIANDE MANGIANO I MAIALI":


Io stavo per sbroccare ma ho deciso che era meglio ridere.


Il simpaticone aggiunge: "comunque in cucina ho uno chef stellato quindi direi che può sicuramente far qualcosa".


Uno chef stellato in una pizzeria con le sedie in plastica rosse e le tovagliette usa e getta e la base per pizza pronta e i maiali che mangiano le ghiande ma non si sa quali.


Non aggiungo altro.


In linea generale i celiaci non sono una categoria molto conosciuta ad Ibiza per quanto riguarda i locali di ogni tipo quindi non fidatevi al primo "sì" che vi dicono ma fate domande e assicuratevi che sappiano di cosa state parlando.

Siate precisi.

Siate attenti.


E non arrabbiatevi, tanto non saprete mai quali ghiande mangiano i maiali.

Cambiate semplicemente posto e troverete persone disponibili e premurose.











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